Interview with... Crimson Wind (Guido Macaione & Andrea Amata) [ITA]
by Phil Coursed (25/11/2020)
Photo credits (da sinistra a destra):
- Line-up: C.Florio (drums); E.Macaione (guitar); A.Amata (keyboards and orchestration); G.Macaione (vocals); G.Taormina(guitar); N.Zummo (bass)
- Line-up: E.Macaione (guitar); C.Florio (drums); N.Zummo (bass); G.Macaione (vocals); G.Taormina(guitar); A.Amata (keyboards)
Ciao Guido e Andrea, come nasce la band ed in particolare come si arriva alla formazione attuale?
[Guido] Ciao ragazzi e grazie. La band nasce nel 2008 dall’intenzione di Claudio Florio (Holy Knights, Acacia, Trinakrius) e Niki Zummo di formare una band con forti radici nel power metal. Il primo album esce nel 2011 per Ice Warrios e Rubicon, con ottime recensioni ovunque. L’ex frontman (Alessio Taormina) lascia la band poco dopo per trasferirsi all’estero ed è così che subentro io. Dopo l’uscita di Last Poetry Line nel 2015 per Pitch Black Records, anche Izzy Bonura e Diego Galati (chitarra e tastiera) lasciano la band, sostituiti dapprima da 2 chitarristi di cui solo uno rimane in pianta stabile (Giuseppe Taormina). Tempo dopo scopro il talento di Andrea Amata che prendiamo a bordo assieme a mio fratello minore, Enrico Macaione, per completare la formazione.
L’accordo con la Underground Symphony Records è un evento importante per la vostra carriera, come ci si è arrivati e cosa ha portato di nuovo rispetto alle etichette precedenti?
[Guido] Avevamo da tempo l’idea (e il piacere) di lavorare con una label italiana. Per “Beyond the Gates” abbiamo avuto diversi riscontri positivi e proposte da diverse label ma alla fine ci siamo orientati sulla U.S. perché è un pezzo di storia del metal nostrano… ha lanciato a suo tempo Lione, i Labyrinth, ha lavorato con gli Arthemis e altre band fra le più rappresentative del nostro paese nel mondo. Speriamo sia di buon auspicio anche per noi! Cosa più importante: la label ci ha proposto un contratto davvero vantaggioso e rispettoso della band e dei suoi anni di storia, cosa che non è da tutti al giorno d’oggi.
La gestazione di “Beyond the Gates” è stata particolarmente lunga, il risultato è ottimo ma cosa ha inciso maggiormente, la volontà di far le cose per bene o altri fattori? (nell’ultimo anno credo che la situazione covid19 vi ha messo il bastone tra le ruote e non poco...)
[Andrea] I fattori che hanno comportato una lunga gestazione di “Beyond the Gates” in verità sono stati tanti, prima di tutto il mio esasperato perfezionismo: sono sicuro che, soprattutto nel periodo compositivo, almeno una volta ci sarà stato qualcuno che mi avrebbe tirato volentieri qualcosa in testa! Sicuramente eravamo tutti d’accordo nel non andare avanti se un brano non ci convinceva, musicalmente, al 100%. Altro fattore limitante è stata la distanza: io e Guido ci siamo dovuti spostare da Palermo per questioni lavorative, il che ha dimezzato la velocità di composizione e registrazione dell’album. Infine abbiamo cercato a lungo una voce femminile che potesse eseguire parte dei cori e controcanti: molti brani erano inizialmente pensati e composti per una voce femminile, alcuni erano duetti (Black Swan saga), per cui Guido ha dovuto farsi in 4 (letteralmente) per realizzare linee vocali estremamente complicate per una voce maschile, specie sui cori e i controcanti. L’intera sezione corale (ci teniamo a dirlo perché la riteniamo un punto di forza dell’album) l’abbiamo composta nei nostri studi ed è cantata interamente da Guido (linea vocale per linea vocale) con un apporto minimale di cori sintetici. È stato il lavoro che ha preso più tempo nella realizzazione dell’album. L’emergenza Covid-19 ci ha ostacolati solo per la parte della produzione, l’album era già pronto prima che iniziasse la quarantena.
Premettendo che il vostro sound è molto originale ed identificabile, credo che assieme ad altre band internazionali i Rhapsody ed i Labyrinth siano tra le vostre principali ispirazioni, in particolare sento anche qualcosa dei Kamelot. Come considerate la scena power metal mondiale ed italiana attuale?
[Andrea] Ci fa piacere che si noti il nostro sound. Spesso ci si limita a paragoni con questa o quell’altra band ma noi cerchiamo di fare del nostro meglio per risultare i CrimsonWind ed avere una forte identità. Certamente le influenze non possono mancare: Rhapsody e Labyrinth fanno parte del nostro DNA, siamo cresciuti con loro. Anche i Kamelot sono un gruppo apprezzato da tutta la band. Non ci dispiace che si notino certe influenze, in un certo senso ci fa piacere condividere con gli ascoltatori parte dei nostri gusti musicali. Sfortunatamente trovo la scena power mondiale poco stimolante e incline a rendersi sempre più uguale a se stessa, a parte qualche gruppo che riesce a farsi notare per la propria originalità.
Le canzoni dell’album sono legate, come nelle tre parti di Black Swan, da un unico tema oppure non c’è un concept ben preciso?
[Andrea] Come le esperienze che un individuo può vivere durante l’arco della propria vita, anche i brani dell’album sono in un certo senso collegati tra loro. C’è infatti un filo conduttore in tutto l’album, rappresentato le verità (spesso scomode) della vita che chiunque può esperire e che cerchiamo di raccontare attraverso il linguaggio simbolico della metafora, in modo un po’ criptico, così che a parlare siano direttamente le emozioni. In parole povere, come sempre abbiamo voluto evitare i testi banali tanto utilizzati nel power metal standard. Il mini concept vero e proprio inserito nell’album è quello della “Black Swan’s saga”: i brani, seppur diversi fra loro, fanno parte di una stessa realtà e raccontano la consapevolezza dell’esistenza della sottile linea che divide la vendetta dalla giustizia.
Personalmente sono rimasto molto colpito dal pezzo Whiiln con quella sua intro fiabesca e medievale e con i suoi cambi di ritmo. Come nasce la vostra musica? Ci sono dei riti particolari da seguire?
[Andrea] in effetti c’è stato un rito in comune per quasi ogni brano: ci davamo appuntamento a casa di Giuseppe per i nostri brainstorming. Spesso mi sono trovato con delle tracce appena abbozzate ma al mio “diamo un ascolto” partiva la magia e cominciavamo a lavorare sull’idea grezza per darle forma e colore. All’inizio erano tracce molto grezze, gli strumenti (chitarre, batteria, basso) erano al limite del “basic”, con dei suoni veramente discutibili, ma tanto bastava per mettere il progetto sul PC ed iniziare a lavorare seriamente al brano.
Trovo che rispetto a “Last Poetry Line” seppur un album molto intenso ci siano dei miglioramenti in termini di produzione e songwriting, merito anche della nuova etichetta o un diverso approccio da parte vostra?
[Guido] L’etichetta non ha avuto nessun ruolo nella composizione dell’album. Riteniamo la parte compositiva debba essere di esclusivo appannaggio della band e che meno l’etichetta “ci metta il becco” guardando solo a questioni commerciali, meglio è per la creatura a cui si tenta di dare vita. In questo la U.S. ci ha lasciato totalmente liberi e lo abbiamo davvero apprezzato.
[Andrea] l’approccio compositivo è stato assolutamente diverso a confronto degli altri lavori perché sono cambiati i compositori, ma se non ci fossero stati “The Wings of Salvation” e “Last Poetry Line” vi assicuro che l’album non avrebbe avuto questo sound.
[Guido] diciamo che gli album precedenti ci hanno permesso di farci le spalle, musicalmente parlando, e capire dove volevamo andare con Beyond the Gates.
Quali sono i vostri progetti per il futuro? C’è nulla di programmato in termini di tour o concerti?
[Guido] Speriamo vivamente di poter suonare live per i nostri fan, magari anche all’estero. Vista la situazione attuale a livello globale al momento preferiamo non dire nulla, anche per scaramanzia.
Avete un messaggio per i vostri fans?
[Guido] Certamente! Beyond the Gates è per tutti voi ed è un album che vuole andare lontano. Il vostro supporto è fondamentale per continuare il nostro percorso. L’album è disponibile sia come CD fisico, in un elegantissimo digipack, sia in versione digitale, su Bandcamp, ad un prezzo veramente interessante. Ascoltatelo, riascoltatelo e non mancate di farlo ascoltare ai vostri amici. Contattateci direttamente sulla nostra pagina Facebook e scriveteci i vostri commenti e le vostre impressioni: il vostro contributo è IMPORTANTE per noi. E non dimenticate di iscrivervi sul nostro canale Youtube (CrimsonWindOfficial) per rimanere aggiornati sulle novità che abbiamo in serbo per voi!
Grazie ragazzi per il vostro tempo e la splendida intervista, speriamo di vederci presto live!