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Interview with... Deathless Legacy (Steva Deathless) [ITA]

by Phil Coursed (03/04/2021)

Photo credits (da sinistra a destra):
- Steva "Laverna" dal mediometraggio di Saturnalia
- Frater Orion "Lucius" dal mediometraggio di Saturnalia
- Cast di Saturnalia


Dopo un magnifico album come Rituals of Black Magic il nuovo ambizioso progetto Saturnalia, quale è stata la sua origine ed il suo percorso di crescita verso tale risultato finale stupefacente?

DL002 Saturnalia è un progetto che racchiude dentro di sé km e km macinati in giro per l’Italia, una storia nata durante i viaggi del tour di Rituals of Black Magic che si è evoluta insieme a noi. Crediamo fermamente che la Dea Laverna stessa ci abbia ispirato, perché ogni volta che riascoltiamo Saturnalia, non riusciamo a capire come sia stato possibile raggiungere un risultato che ci rende estremamente soddisfatti e orgogliosi.

Saturnalia rimarrà uno splendido episodio isolato o rientrerà come tema portante anche in altre future produzioni della band come ad esempio il prossimo full-length?

Neppure noi sappiamo cosa si celi dietro quelle affascinanti e sorprendenti porte chiuse che occupano le nostre menti. Abbiamo già qualche idea in ballo e lasceremo che sia la frenesia panica a farla danzare per evolversi in ciò che diverrà.

Il mediometraggio a cui è legato il pezzo (veramente di impatto e molto coinvolgente) si fonde perfettamente con la storia raccontata e la sua musica, quale parte del progetto nasce per prima e traina le altre?

Le due cose sono concatenate, sebbene materialmente sia nata prima la parte musicale, poi quella visuale. Tuttavia, Frater Orion (regista nonché attore protagonista nei panni di Lucius), ha sempre avuto ben chiara la sceneggiatura del mediometraggio che ci ha accompagnati per tutto il percorso.

La musica dei Deathless Legacy è veramente qualcosa di particolare, può essere denominata Horror Music... forse. Sicuramente ritengo che ci siano poche band (non solo in Italia) in grado di coinvolgere in modo totale l’ascoltatore, quale è il segreto?

Avere segreti, lati oscuri, demoni che ci tormentano il sonno e ci accompagnano nella quotidianità. Tutti elementi che abbiamo da sempre accettato e imparato ad amare, la fiamma che non si spegne mai della paura attraente dell’ignoto. Come diciamo sempre, continuare a reprimere una curiosità, come può essere quella di tutto ciò che sussurra nel buio, col tempo diventa insopportabile. Con la nostra musica cerchiamo di stuzzicare esattamente quell’aspetto talvolta celato, in maniera del tutto ignara o consapevole, nel Mr. Hyde di ognuno di noi.

Siete molto legati ai Death SS (anche noi) ma ritengo che seppur a livello musicale abbiate intrapreso un’altra entusiasmante strada come atmosfera, capacità di coinvolgimento e attrattiva. Per noi ne siete sicuramente gli eredi, voi vi sentite tali?

I Death SS sono indubbiamente una parte importante nel nostro percorso, la band che ci ha portati a creare questo progetto e alla quale saremo sempre grati. Se ci sentiamo eredi di una band così immensa? Assolutamente no. Gli eredi sono ciò che resta quando una cosa muore. I Death SS sono più vivi che mai. Al massimo possiamo dire di sentirci i loro figli.


Lo studio approfondito dell’occultismo e dell'esoterismo vi guida nella produzione di ciascuna vostra opera, in che modo?

DL001 L’interesse per l’occultismo e l’esoterismo ci accomuna da sempre. Diciamo che un interesse di questo tipo si riversa in tutto quello che facciamo e crediamo che la musica sia un buon modo per esplorare i confini della conoscenza.

Credo che soprattutto nel corso delle ultime tre produzioni siate cresciuti tantissimo raggiungendo l’apice in Rituals of Black Magic e Saturnalia. Che "segreto" nascondete in questa crescita compositiva e tecnica?

Il “segreto” della nostra crescita compositiva è la sinergia interna alla band. Abbiamo tutti voglia di esplorare e raccontare. Dal punto di vista tecnico, sicuramente, dobbiamo ringraziare le bellissime esperienze fatte in giro per l’Italia durante i nostri tour.

Elemento caratterizzante della band dal vivo è la forte teatralità e l’importante coreografia, dedicate tanto tempo allo studio di quest’aspetto oppure viene tutto quasi in maniera spontanea?

DL004 Dedichiamo moltissimo tempo alla coreografia e alla preparazione delle scenografie, dei costumi di scena. Come hai ben detto tu, la teatralità è un elemento caratterizzante per noi, per questo motivo merita tutte le attenzioni del caso.

Personalmente ritengo che tu (Steva) sia una delle migliori interpreti nel mondo metal italiano, l’assoluta armonia tra la tua voce e la musica dei Deathless è frutto del lungo percorso tracciato insieme?

Le tue parole mi lusingano profondamente, grazie di cuore :) Sicuramente, se penso alla mia voce penso ai Deathless Legacy. Prima che arrivasse il covid, avevo iniziato a intraprendere un percorso che mi ha portato a esplorare altre potenzialità della mia voce alle prese con sonorità e generi, ad esempio il pop. Ma, ovviamente, i Deathless sono i Deathless per me e per la mia voce.

Saturnalia è uscito da un anno ormai, ci sono aggiornamenti su un eventuale nuovo e attesissimo full-length? Come proseguirà la crescita?

A tempo debito, arriveranno tante belle novità.

Ci piacerebbe che lasciaste un messaggio ai vostri fan ed ai lettori di Forge of Steel sperando che ci possano essere tanti momenti da condividere al più presto.

È stato un piacere fare quattro chiacchiere assieme e ringraziamo Forge of Steel per la bellissima opportunità.Speriamo di vederci al più presto da qualche parte, senza più distanziamenti sociali né mascherine, a goderci una buona birra e della buona musica dal vivo.