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Genre: Power/Prog Metal
Label: Frontiers Records, 2021 (Full-Length)
Country: Italy
The new and long awaited Labyrinth album could not disappoint the expectations due to a band that made the history of Italian metal and that will continue to do so also through Welcome to the Absurd Circus, a sensational album that takes up the discourse interrupted with Architecture of a God of 2017 and who gives us an inspired and in great shape line-up, in which Roberto still pulls off a great demonstration as only the best ones can do, where Olaf and Andrea weave cobwebs in notes capable of giving intense emotions, where Oleg has the great merit of giving and embellishing the atmospheres without forgetting the rhythm section formed by Nick on the bass and by the newly member Matt Peruzzi on drums, that works like a perfect machine.
The "absurd circus" intended as the world that surrounds and envelops us nowadays begins with the first THE ABSURD CIRCUS, a real Labyrinth-style piece, in which all the musicians can express their immense class. Refrain, guitar solos, keyboards, vocals and final acute are of great impact. LIVE TODAY is a profound Power ride where a very precise rhythm section guides the sound barrier and Olaf's incendiary guitar, always at the top, takes no prisoners. More cadenced rhythm for the following ONE MORE LAST CHANCE, where voice and guitar introduce a screaming refrain, but it is Tiranti's ordeal to be impressive together with excellent guitar solos in the final part. AS LONG AS IT LASTS follows the rhythm of the previous one, at times it seems to be almost recited such is the pathos it arouses; the instruments appear to support the singer's infinite class and Oleg's keyboard solo in the final part is to be transmitted to posterity. DEN OF SNAKES takes us back to more Speed shores; intense melodies introduce a refrain that remains sculpted from the first listening. Those seconds with the spoken part, with reference to the role of social media, are also very suggestive, while the guitar solo is fantastic once more.
A more Rock n 'Roll mood for WORD'S MINEFIELD, but even here you can incredibly see that you cannot buy class, in the final part the sound is strengthened to close with a really inspired refrain. In THE UNEXPECTED the Speed / Power returns predominant and the battlefield is very well known by our people who unleash an even more important test, while the choice of DANCING WITH TEARS IN MY EYES, Ultravox’s cover, through the sound of Labyrinth renders beautifully. SLEEPWALKER is a very varied piece, Oleg's intro, the guitar mid-tempo, as well as a bass in the foreground, support Roberto's voice on different rhythms and tones in an excellent way. The ballad A REASON TO SURVIVE is like a pearl and excites already at the first listen anticipating the final FINALLY FREE which through a robust mood and closer to Power and classic metal, releases all the energy that these six guys are able to trigger. Exciting solos and arpeggios take us towards the end of the work which must be considered as a confirmation of how fundamental Labyrinth are for the Italian Metal and beyond.
Welcome to the Absurd Circus is ultimately a worthy representative of the highest peaks of the band's discography and we hope will be performed live as soon as possible. Heroes!
Vote: 8,5
Il nuovo e attesissimo album dei Labyrinth non poteva deludere le aspettative dovute verso una band che ha fatto la storia del metal tricolore e che continuerà a farla anche attraverso questo Welcome to the Absurd Circus, un album sensazionale che riprende il discorso interrotto con Architecture of a God del 2017 e che ci consegna una formazione ispiratissima ed in forma smagliante nella quale Roberto sfodera ancora una prova all’altezza della situazione come solo i più grandi sanno fare, dove Olaf e Andrea tessono ragnatele in note capaci di regalare intense emozioni, dove Oleg ha il grande merito di dare e impreziosire le atmosfere per non dimenticare poi la sezione ritmica formata da Nick al basso e dal neo entrato Matt Peruzzi dietro le pelli che funziona come una macchina perfetta.
Il “circo assurdo” inteso come il mondo che ci circonda e avvolge al giorno d’oggi ha inizio con il primo estratto THE ABSURD CIRCUS, un vero e proprio pezzo alla Labyrinth, in cui tutti i componenti riescono a dar sfogo alla loro immensa classe. Refrain, assoli di chitarra, tastiera, cantato e acuto finale sono di sicuro impatto. LIVE TODAY è una cavalcata Power di grande spessore dove una precisissima sezione ritmica guida il muro del suono e l’incendiaria chitarra di Olaf sempre sugli scudi non fa prigionieri. Ritmo più cadenzato per la successiva ONE MORE LAST CHANCE, dove voce e chitarra introducono un refrain da urlo ma è la prova di Tiranti ad essere impressionante con degli assoli di chitarra nella parte finale da veri campioni. AS LONG AS IT LASTS segue il ritmo della precedente, a tratti sembra di essere quasi recitata tale è il pathos che suscita; gli strumenti risultano essere a supporto della classe infinita del cantante e l’assolo di tastiera di Oleg nella parte finale è da tramandare ai posteri. DEN OF SNAKES ci riporta su lidi più Speed, melodie intense introducono un refrain che rimane scolpito sin dal primo ascolto. Molto suggestivi anche i secondi parlati con riferimento al ruolo dei social media mentre fantastico è ancora l’assolo di chitarra.
Mood più Rock n’ Roll per WORD’S MINEFIELD, ma anche qui si vede, eccome se si vede, che la classe non è acqua, nella parte finale il sound si irrobustisce per chiudere con un ritornello davvero azzeccato. In THE UNEXPECTED lo Speed/Power ritorna predominante ed il campo di battaglia è molto ben conosciuto dai nostri che sfoderano una prova ancora importante, mentre appare indovinata la scelta di DANCING WITH TEARS IN MY EYES, cover degli Ultravox, che attraverso il sound dei Labyrinth rende magnificamente. SLEEPWALKER è un brano molto vario, l’intro di Oleg e il mid-tempo di chitarra oltre ad un basso in primo piano sostengono la voce di Roberto su diversi ritmi e tonalità in modo egregio. La ballad A REASON TO SURVIVE è come una perla ed emoziona già al primo ascolto anticipando la conclusiva FINALLY FREE che attraverso un mood robusto e più vicino al Power ed al metal classico, sprigiona tutta l’energia che questi sei ragazzi sono in grado di innescare. Assoli emozionanti e arpeggi ci portano verso la fine del lavoro che deve essere considerato come una conferma del valore che i Labyrinth hanno per il metal italiano e non solo.
Welcome to the Absurd Circus è in definitiva un degno rappresentante dei punti più alti della discografia della band e che speriamo venga riproposto live il prima possibile. Eroi!
Voto: 8,5